Percorso ciclo-pedonale sul mare
La storia della strada a mare tra Diano Marina ed Imperia trae le sue origini addirittura ai tempi di Napoleone che, all’epoca Re d’Italia, volle avviare il tracciato lungo Capo Berta nei primi anni del 1800. In seguito su quei circa duemila metri di percorso lavorarono prigionieri di guerra, varie aziende edili, Comuni e Provincia.
Ai tempi la strada venne denominata Statale 449 ma per duecento anni è rimasta per tutti “l’Incompiuta”. Negli anni ’60 l’Anas decise di realizzare un percorso largo dieci metri con muri alti fino a dodici. Questo nuovo tracciato, corrispondente ad una vecchia mulattiera ideata dai prigionieri austriaci della Prima guerra mondiale, univa Diano Marina ad Imperia quasi a livello della spiaggia. Esso rimase aperto al traffico ordinario solo pochi mesi, all’inizio degli anni ’70; poi fu chiuso definitivamente per la caduta di grossi massi. Successivamente l’Amministrazione Comunale di Diano Marina e quella di Imperia decisero di riaprire la strada a pedoni e ciclisti: era il 1994. Dal 2001 sono iniziati i lavori sul versante imperiese; nel triennio 2001-2003 il Comune di Imperia ha realizzato opere di consolidamento della sua parte grazie a fondi regionali. Nel biennio 2005-2006 la Provincia ha portato a termine gli interventi nel tratto imperiese; questi ultimi hanno interessato anche un tratto di circa trecento metri nel territorio di Diano Marina. Nel 2007 e nel 2008 l’amministrazione provinciale ha provveduto a eseguire un’ulteriore stabilizzazione del versante orientale, grazie ad un ausilio statale pari a 350 mila euro. Successivamente sono stati messi in cantiere alcuni ulteriori lotti dal Comune di Diano Marina che hanno consentito di stabilizzare e consolidare l’intero percorso con l’apertura permanente di tutto il tracciato all’utilizzo ciclo-pedonale.
Fonte: Assessorato alla Cultura – Biblioteca Civica