Chiesa Parrocchiale di Sant'Antonio Abate
La Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio Abate è l’edificio sacro di maggiore interesse a Diano Marina. La struttura è sita in corso Garibaldi (comunemente chiamata Via Aurelia), adiacente al mare. L'edificio è eretto al titolo di arcipretura con decreto del 10 marzo 1690, emanato dal vescovo di Albenga monsignor Alberto Blotto, distaccandola dalla precedente matrice della parrocchia di Diano Castello. La storia della sua edificazione più recente è stata ricostruita dagli storici grazie a diversi scavi archeologici condotti tra il 2002 e il 2004 dall'Istituto Internazionale di Studi Liguri.
Le sette fasi edilizie sembrerebbero iniziare dal XIV secolo, successivamente il primario edificio subì radicali trasformazioni che ne mutarono la struttura barocca, quest'ultima riprendente nelle forme e negli stili la chiesa di Santa Maria Maddalena a San Lorenzo al Mare. Al Seicento risalirebbe l'antico sagrato che fu realizzato con la tecnica dei ciottoli di mare bianchi-neri, il rissêu, tipico di molte chiese ed edifici di culto liguri. Lo scultore Giuseppe Gaggini entro il 1694 completò l'altare maggiore e la balaustra. Oramai insufficiente ad accogliere l'accresciuta popolazione locale, l'antica chiesa di Sant'Antonio abate fu demolita e ricostruita ex novo, con forme più ampie, tra il 1862 e il 1865 su progetto dell'architetto romano Luigi Crescia. La cerimonia di benedizione della nuova parrocchiale avvenne il 23 ottobre 1865, mentre la consacrazione dell'edificio fu officiata dal vescovo albenganese monsignor Pietro Anacleto Siloni l'11 maggio 1873. Completata la realizzazione della cupola del campanile nel 1874, nel febbraio del 1887 il pittore savonese Lazzaro De Maestri stava portando al compimento le decorazioni artistiche delle volte quando, il 23 febbraio dello stesso anno, il terremoto che colpì il territorio del Dianese e del Ponente ligure danneggiò gravemente la struttura e definitivamente l'intera opera pittorica del De Maestri. Chiusa al culto e interdetta al pubblico per alcuni mesi, la prima domenica di ottobre del 1887 il luogo di culto poté riaprire alle funzioni religiose; nello stesso anno si ingrandì l'attuale coro.
La Chiesa di Sant’Antonio Abate si sviluppa in tre navate e le 20 colonne con capitelli di ordine corinzio che definiscono le navate sono in stile neoclassico. Di notevole interesse sono gli affreschi all’interno della struttura: la navata centrale e il catino absidale sono affrescati da Raffaele Resio, mentre Antonio e Francesco Bertolotto curarono la nuova decorazione della volta. Da vedere sono anche le tele che fanno capo alla scuola pittorica ligure; tra queste: la deposizione di Giovanni Battista Casoni e Santa Elisabetta e la Morte di San Giuseppe. La Chiesa Parrocchiale di Sant’Antonio Abate custodisce anche un pulpito in marmo sul quale è scolpita la raffigurazione di Santa Chiara, Sant’Antonio Abate, Sant’Erasmo (tutte opere dello scultore genovese Gio Maria Augustallo) e la Madonna del Monte Carmelo, patrona della città di Diano Marina.