Sezione Risorgimentale “Andrea Rossi”
La Sezione Risorgimentale, inaugurata il 23 giugno 2007 e riallestita nel marzo 2011 in occasione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, espone oggetti e cimeli appartenuti al dianese Andrea Rossi, il "Pilota dei Mille”, al quale la sala è intitolata, e al generale Nicolò Ardoino, combattente risorgimentale.
Nella sala sono visibili bandiere, divise (tra cui quella celebre dei garibaldini), medaglie, armi, documenti (lettere, diplomi ecc.), nonché la famosa “lanterna” donata da Garibaldi alla figlia del Rossi ed utilizzata dall’“eroe dei due mondi” nella discesa dell’Aspromonte.
ANDREA ROSSI
Andrea Rossi nasce a Diano Castello il 14 agosto 1814. Raggiunta l’età necessaria s’imbarca come mozzo sul bastimento “Muraglia”; nel 1831, tra la Sicilia e l’isola di Pantelleria, incontra per la prima volta Giuseppe Garibaldi che è comandante in seconda del bastimento “Clorinda”.
In seguito ai moti del 1834, per sfuggire alla condanna a morte, si reca assieme a Garibaldi in America Meridionale dove combattono per la libertà di quei popoli e dove il Rossi si distingue nella battaglia di Sant’Antonio (Montevideo, 8 settembre 1846).
Rientrato in Italia, nel 1859 combatte nel corpo dei “Cacciatori delle Alpi” col grado di sottotenente e nel 1860 partecipa alla spedizione dei “Mille” come comandante in seconda del piroscafo Piemonte e come pilota della spedizione stessa, progettando il piano per il passaggio dello stretto di Messina.
In considerazione dei servizi resi è nominato capitano di fregata e il 30 novembre 1860 capitano del porto di Messina; successivamente diviene capitano del porto di Trapani e in seguito della Spezia. Dopo aver partecipato alla guerra del 1866, si ritira a Diano Marina dove per alcuni anni è capo dell’Amministrazione comunale della Città.
Muore il 14 dicembre 1898.
NICOLÒ ARDOINO
Nicolò Ardoino nasce a Diano Marina il 14 ottobre 1804 in una illustre ed antica famiglia; il nonno, “maire” del Cantone di Diano nel periodo napoleonico, fu insignito da Napoleone Bonaparte col titolo di barone dell’Impero mentre il padre Stefano faceva parte della Guardia d’Onore dell’imperatore.
A diciotto anni interrompe gli studi di giurisprudenza presso la Regia Università di Genova per intraprendere la carriera militare; nel 1832, a seguito degli accadimenti politici di quell’anno, abbandona il servizio militare diventando amico di Mazzini con cui partecipa a numerosi moti insurrezionali per i quali viene condannato a morte.
Per evitare l’arresto si rifugia prima in Francia e poi in Spagna, dove la contesa per la successione per il trono si era trasformata in una guerra civile.
A Barcellona Nicolò Ardoino entra a far parte dei Cacciatori di Oporto partecipando a numerosi scontri, in particolare quello per la conquista della città di Cantavieja, per la quale gli vengono assegnate la croce di cavaliere del Reale Ordine di Isabella la Cattolica e la medaglia commemorativa della battaglia.
Nel 1848 ritorna in Patria dove viene arruolato nell’esercito piemontese. Muore a Diano Marina il 4 marzo 1895.